LA “TERRA DI SAN MARCELLO” – LA MONTAGNA PISTOIESE TRA REPUBBLICA E PRINCIPATO – LA STORIA

Particolare attenzione venne sempre posta dal governo fiorentino verso lo stato delle foreste e dei boschi nella Montagna pistoiese, specie quando, dalla metà del secolo XVI, la produzione della legna e del carbone divenne di fondamentale importanza per l’industria del ferro. Tutte le zone montuose del Granducato vennero così sottoposte ad una attenta legislazione vincolistica, la cui attuazione venne garantita da una serie di “visite” ispettive effettuata da funzionari del Granduca.

Una delle più antiche fu quella svolta il 13 ottobre 1578 da Francesco Covato, capomastro della Parte, (la magistratura fiorentina che si occupava dei lavori pubblici del Granducato). Nel corso della visita si effettuò la “nuova et riformata terminatione dell’Apennino delle comunità di San Marcello et di Cavinana”, che fu corredata da una mappa, oggi conservata presso l’Archivio di Stato di Firenze.

La pianta, di notevole effetto illustrativo, rappresenta il territorio compreso tra il crinale appenninico (il confine con la “Lombardia”) e il fiume Reno, in gran parte compreso nelle comunità di San Marcello e di Gavinana. Il cartografo si sofferma sugli insediamenti e sulla principale via di comunicazione che attraversa questo territorio: l’antica “via di Lombardia”, appunto, che da San Marcello attraverso la Maceglia raggiungeva il crinale al passo del Cancellino, ma soprattutto sullo stato delle foreste e delle boscaglie: dai castagneti da frutto (in parte destinati al pascolo, “selve da porci castagnate”) ai grandi squarci aperti nelle cerrete e nelle faggete dai boscaioli per produrre il carbone necessario agli opifici da ferro granducali. Sono rappresentati pure i terreni a pastura e a prato e anche le “diacciaie” (conserve di neve).

I “termini” apposti, che ancora oggi sono presenti nella toponomastica, dovevano servire a dividere i terreni a disposizione degli abitanti delle comunità da quelli riservati all’uso delle industrie del granduca e stabiliti appunto nelle norme emanate a tale proposito.

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