Il culto di San Bartolomeo
Bartolomeo è stato uno dei dodici apostoli ma le informazioni che si hanno su di lui sono limitate a pochi passi del Vangelo. Dopo la Resurrezione di Gesù, Bartolomeo iniziò con gli altri apostoli la missione evangelizzatrice e subì il martirio intorno al 60 d.C. ad Albanopolis in Armenia; la tradizione più diffusa vuole che egli sia stato spellato vivo, ed infatti così viene spesso rappresentato nell’iconografia classica.
Il culto di San Bartolomeo, venerato in particolar modo dai Longobardi di cui Pistoia era nell’alto Medioevo un importante centro, è diffuso in tutta Italia: è patrono di Benevento e di altre decine di comuni italici dalle Alpi alle isole tra cui Fiumalbo e Cutigliano; anche a Pistoia, il cui patrono è San Jacopo, la festa di San Bartolomeo che si tiene il 24 agosto è molto sentita.

Il percorso
Il Cammino di San Bartolomeo è un cammino storico, naturalistico e devozionale che unisce i luoghi di culto di San Bartolomeo dell’Appennino tosco-emiliano: il percorso da Fiumalbo a Pistoia è lungo circa 100 Km, percorribili a discrezione del pellegrino indicativamente in cinque giorni.
Recentemente è stata aperta la “porta lucchese” del Cammino, con un percorso che da Popiglio conduce a Vico Pancellorum e di lì a Limano, Cocciglia, San Cassiano e Pieve di Controne.
Lungo il percorso, che si sviluppa prevalentemente tra mulattiere e sentieri attraverso antichi boschi in quota, il pellegrino può trovare molti luoghi sacri di interesse quali le Chiese dedicate a San Bartolomeo a Fiumalbo ed a Cutigliano mentre a Spedaletto, in lingua antica Pratum Episcopi, si trova la Chiesa dedicata ai Santi Antonino e Bartolomeo con gli edifici annessi appartenuti ad un antico centro medievale per l’ospitalità e la cura di viandanti e pellegrini.
A Pistoia degna di nota è la chiesa di San Bartolomeo in Pantano che fu eretta tra il 726 e il 764 per iniziativa del nobile longobardo Gaido Aldo, il che ne fa uno degli edifici sacri più antichi della città.
Uscendo dal tracciato è possibile raggiungere il centro dei vari paesi interessati dal percorso e trovare quindi luoghi dove soggiornare e riposare oltre che essere un’ottima occasione per conoscere prodotti tipici locali ed assaporare i piatti della tradizione.

Si consiglia di non percorrere questo itinerario senza adeguate documentazioni ed informazioni oltre che con idonea preparazione e equipaggiamento.
Per maggiori informazioni anche in merito alla effettiva fruibilità del tracciato è possibile consultare il sito ufficiale del Cammino di San Bartolomeo.

Il tracciato è stato realizzato sulla base della Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000 e delle carte satellitari OpenStreetMap ed è scaricabile gratuitamente nel formato standard GPX compatibile con le periferiche GPS più diffuse.

Download tracce GPX: Cammino_San_Bartolomeo.zip

I dati presenti sono utilizzabili con licenza d’uso CC-BY-SA, secondo quanto previsto dal Decreto Dirigenziale Regione Toscana n. 663/2014.

Tabella delle tappe del Cammino di San Bartolomeo
Tappa Percorso (Altimetria) Lunghezza (Km) Dislivello (mt) Difficoltà
1 Fiumalbo – Abetone – Cutigliano 20,5 1040 Impegnativa
2 Cutigliano – Popiglio – Piteglio 16 930 Media
2 Bis Cutigliano – Mammiano – Piteglio 15,7 940 Media
3 Piteglio – Prunetta – Le Piastre – Pontepetri 20,5 1020 Impegnativa
4 Pontepetri-Spedaletto 9 590 Facile
5 Spedaletto – Poggione – Baggio – Pistoia 22 740 Media
VARIANTE Piteglio – San Marcello – Pontepetri 19 645 Media
VARIANTE Poggione – Baggio 8,1 693 Facile
VARIANTE Popiglio – Vico Pancellorum – Pieve di Controne 22,5 1560 Impegnativa

La segnaletica
Per facilitare il cammino il percorso è segnalato e reso riconoscibile con il logo distintivo del Cammino di San Bartolomeo, la spirale stilizzata detta “Borlengo” che richiama motivi ispirati alla Chiesa di San Bartolomeo in Pantano.
Nelle aree extraurbane è possibile trovare lungo il percorso frecce segnavia gialle riportanti il logo in blu mentre in mancanza di queste vi sono segni gialli su pietre, muri o alberi.

La “Credenziale del Pellegrino”
La credenziale è il documento identificativo del pellegrino ed è reperibile gratuitamente presso gli info-point turistici di ogni località attraversata dal Cammino.
Apponendo via via i timbri delle località attraversate durante il percorso è possibile ricevere la Bartolomea, il certificato che attesta di aver portato a conclusione il Cammino.

Dove dormire
Lungo il percorso del Cammino di San Bartolomeo sono presenti strutture di accoglienza “pellegrina” e “turistica” a basso e medio costo dedicate appositamente al riposo ed al ristoro dei pellegrini a cui si può accedere presentando la Credenziale.
Viste le località turistiche raggiunte dal Cammino come Fiumalbo, Abetone, Cutigliano, San Marcello, è consigliabile organizzare per tempo il soggiorno nei periodi di maggiore affluenza.

Come raggiungere il Cammino di San Bartolomeo
Il modo più veloce per raggiungere Fiumalbo, la località di partenza, ed anche diverse delle località intermedie è l’autobus: sul versante modenese i collegamenti sono gestiti dalla società SETA (www.setaweb.it), mentre tutte le tappe intermedie sul versante toscano sono collegate a Pistoia dalle linee 56, 65, 70 della compagnia COPIT ( www.blubus.it).
Pistoia inoltre è raggiungibile in treno (www.trenitalia.it), dalla stazione di Pistoia partono gli autobus che raggiungono la maggior parte delle località toccate dal Cammino.

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