Data / Ora
Date(s) - 27/01/2019
16:00 - 17:00
Luogo
Teatro Yves Montand di Monsummano Terme
Categorie
PICCOLO SIPARIO 2018_19
PER LE FAMIGLIE
di Damiana Leone
da Elsa Morante
con Damiana Leone e Ilaria Amadasi
Spettacolo inserito nel progetto di Teatro Civile “Racconta la Guerra”
fascia d’età: dai 7 ai 13 anni
Carlottina è una bimba ariana nella Germania Nazista che ha una cara amica con cui gioca sempre, Carlotta. Carlottina e Carlottina giocano sempre insieme e si divertono ad interpretare la realtà a modo loro: così il termine ariani per loro diventa “pieni di aria o quelli che fanno le puzzette”, Il Fuhrer diventa Furio perché è sempre arrabbiato e Benito Mussolini diventa Bonito perché è convinto di essere bellissimo. Quando Carlotta è costretta da ebrea a portare la stella gialla, Carlottina escogita un piano per salvare la sua amica e il mondo, riempiendolo di stelle gialle.
Carlottina è un piccolo personaggio invento da Elsa Morante, di cui si è scritto che è: “La Carlottina è un romanzo d’avventure e d’amore (regolarmente diviso in parti e capitoli dove i personaggi protagonisti riappaiono sotto diversi travestimenti). E’ un poema epico-lirico-didascalico in versi sciolti e ritmati, regolari e irregolari. E’ un’autobiografia. E’ un memoriale. E’ un manifesto. E’ un balletto. E’ una tragedia. E’ una commedia. E’ un madrigale. E’ un documentario a colori. E’ un fumetto. E’ una chiave magica. E’ un sistema filosofico-sociale… Insomma, è un libro”. Ma la cosa che desta un grande interesse nell’incontrare questo personaggio, è il modo assolutamente puro e fanciullesco con cui l’autrice riesce a parlare dei “felici pochi”, cioè degl’ultimi, dei disgraziati, delle vittime. E tra le vittime non potevano mancare quelle dell’Olocausto, di cui parla con la dolcezza dei bambini dotati di quella sana incoscienza nel comprendere le grandi tragedie che gli adulti purtroppo non hanno.
Abbiamo selezionato e musicato le ballate che parlano direttamente delle vittime dei lager come se a parlarne fossero da una lato le anime di quei morti, dall’altro dei bambini per cui le stelle gialle erano stelle del cielo. Lo spettacolo, quindi, spiega ai bambini in modo giocoso come poteva non avvenire l’Olocausto e quello che invece è successo.
Le immagini proiettate durante lo spettacolo sono copie dei disegni originali degli internati del Lager di Terenzin detto il Lager dei bambini, su cui la compagnia ha fatto un lavoro di ricerca che confluisce anche in questo lavoro.
posto unico non numerato
7 euro
BIGLIETTERIE