Prenderà il via sabato 29 aprile alle 16, alla biblioteca Eden di Casalguidi, la prima mostra personale del fumettista Riccardo Innocenti. L’esposizione si protrarrà fino a sabato 27 maggio e sarà introdotta da una prolusione del celebre autore di fumetti Marco Di Grazia. Riccardo Innocenti nasce a Pistoia nel 1977 e inizia a pubblicare nel 2009 disegnando 20 tavole del volume ” Don Peppe Diana- per amore del mio popolo non tacerò”, per le Edizioni Round Robin. Resta legato alla tematica dell’impegno civile e nel 2011 disegna, su testi di Laura Biffi e Raffaele Lupoli “Libero Grassi, cara mafia io ti sfido”, sempre per le Edizioni Round Robin, opera ristampata dal Fatto Quotidiano nella collana “Chiedi chi erano gli eroi”, comprendente anche  “Don Peppe Diana”. Nel 2012 disegna  l’episodio 65 dellas erie web “davvero” di Paola Barbato ,mentre nel 2013 disegna l’albo speciale de “L’Insonne” per Serravalle noir “amore malato” su testi di Alessandro Di Virgilio. Nel 2014 disegna la storia de “L’Insonne” “il volto immortale” apparsa nel volume “Vent’anni” insieme a “L’uomo che cercava quadrifogli” scritto da marco Di Grazia. Nel 2017 disegna il numero 3 della serie “The professor”, “Follia”, scritto da Cristiana astori. Nel 2020 disegna “Nistarim”, il primo volume della nuova serie di “The Professor” edito da Garage 11  su testi di Roberto Leoni. Nel 2021 e 2022 disegna ben 6 episodi di “Graham Mc Cormack”  su testi di Francesco Matteuzzi, pubblicato sul volume di fumetti Skorpio. Nel 2022 “Nistarim” viene riproposto a colori e a puntate  su lanciostory settimanale delle edizioni Aurea , editore anche di Skorpio.

Con questa biografia artistica di tutto rispetto, Riccardo Innocenti di appresta quindi ad allestire la sua prima mostra antologica con la giusta emozione legata a un evento molto importante per la sua vita professionale. Così infatti si esprime l’artista: < Si tratta della mia seconda mostra. La prima fu nel 2017 ad Altopascio alla Magione del Tau quando uscì il numero 3 della serie The Professor. Questa è tuttavia la mia mostra antologica, che mi consente di confrontarmi con me stesso e di fare il punto sulla mia situazione di artista. Questa mostra antologica alla biblioteca Eden di Casalguidi mi ha spinto a ricercare le mie opere nei luoghi ove erano disseminate, dai cassetti di qualche scrivania fino alle pareti di qualche comune o di qualche pro loco. Esporre poi in un luogo di cultura come la Biblioteca Eden di Casalguidi mi riempie di orgoglio e costituisce per me uno stimolo ulteriore>.