Dal parcheggio (m 617) della stazione ferroviaria si prende la strada asfaltata in direzione del centro di Pracchia, dopo un centinaio di metri si piega a destra, superando il sottopassaggio ferroviario, si costeggiano gli stabilimenti dell’Acqua Silva e si comincia a salire alle sorgenti dell’Orticaia, dapprima su strada asfaltata e quindi sterrata per circa 6 chilometri con una pendenza media di circa il 7%.
Raggiunta la sella (m 1038) tra Poggio dei Lagoni e Poggio del Papa si prosegue in falso piano e, dopo aver aggirato a mezzacosta Poggio del Papa, si incrocia un bivio dove a diritto si raggiunge in meno di due chilometri Collina Pistoiese (m 932); svoltando invece a sinistra e percorrendo una comoda strada sterrata si attraversa, con alcuni saliscendi, un fitto bosco di faggio. In meno di cinque chilometri questa strada si collega alla strada asfaltata che da Pracchia sale al monte Pidocchina.
Disceso un breve tratto di strada asfaltata, si imbocca la strada sterrata a destra (m 1070) e si procede a mezzacosta. Questa strada corre interamente su crinale spartiacque tra le valli del Reno e della Limentra. Lungo questo tratto è possibile godere i panorami delle valli e degli alti contrafforti appenninici.
Percorsi circa 3,5 chilometri, dopo aver ritrovato la strada asfaltata, si comincia a scendere fino a un bivio. Sulla sinistra si arriva, in pochi minuti, al paese di Posola (m 942), mentre procedendo a diritto si continua a scendere fino ad un altro bivio che si oltrepassa a sinistra imboccando la mulattiera per Ca’ di Giamba e per il Castello di Sambuca (m 736). Davanti alla chiesa del Convento si prende la vecchia mulattiera che scende rapidamente a Taviano (m 504), piccolo paese sul torrente Limentra. Il rientro a Pracchia può essere effettuato percorrendo la strada statale n.64 fino a Ponte alla Venturina e quindi lungo la S.S. n. 632 “Traversa di Pracchia” per una quindicina di chilometri.