Sebbene il nome sia da mettere in relazione con il patronimico romano di Acutilius, la nascita di Cutigliano va situata intorno alla fine del secolo XIII. Ma la sua importanza crebbe solo quando la Montagna pistoiese entrò definitivamente nell’orbita fiorentina, nella seconda metà del secolo XIV; in precedenza, quando la Montagna era ancora sotto il controllo esclusivo di Pistoia.
Il centro più importante era Lizzano che compare come “curtis” e come pieve sin dal 998, nel famoso diploma di Ottone III al vescovo di Pistoia e che ancora nel 1361 era sede del Capitano della Montagna superiore, un funzionario pistoiese che doveva controllare il territorio e garantire la sicurezza della “strata qua itur Lombardia” (E. Biagini, Cutigliano dalle origini all’età comunale, Pistoia 1994).
Nel 1373 ormai sotto il controllo fiorentino, si ebbe il trasferimento della sede del Capitano “in villa Cutigliani”, dove venne costruito il palazzo pretorio. L’attuale sistemazione del palazzo è comunque più recente e risale a secolo XVI (F. Gurrieri, Il palazzo dei Capitani della Montagna a Cutigliano, Firenze 1990).
Da allora l’importanza dell’abitato di Cutigliano crebbe gradatamente soppiantando quella di Lizzano, sino a divenire nella prima metà del secolo XVI, l’unica sede “estiva” del Capitanato. Nell’inverno, infatti, la sede del Capitano della Montagna era nella più bassa San Marcello che, nel corso del secolo XVIII e soprattutto dopo le riforme leopoldine del territorio pistoiese, divenne il principale centro amministrativo della Montagna.