Sin dall’apertura del Museo del Ricamo, gli Enti promotori si sono impegnati affinché vi fosse sempre un’attività connessa al ricamo in grado di rendere il Museo vivo e frequentato. Da un progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia riguardante le produzione di un manufatto artistico quale insegna identificativa del Museo è stato scelto un disegno del pittore pistoiese Mario Nannini (1895-1918) rappresentante una scena domestica con cinque donne intente a ricamare da eseguire con il “Punto Pistoia”, di cui sono state fatte le prime prove già nel 1997 e successivamente nel 1999.
La novità del punto sta nell’effetto finale dato che, per l’esecuzione, vengono utilizzati punti di ricamo molto semplici, vecchissimi e già conosciuti, quali il “punto filza” e il “punto lanciato” dal quale, tornando indietro e spaccando il filo precedentemente gettato, si forma il “punto Pistoia”. Questi punti, eseguiti solo su telaio, sono rivisitati e reinterpretati da chi ha raggiunto una manualità sicura e precisa. Il risultato è senz’altro di grande innovazione: l’opera simula un’incisione o un disegno a china. I soggetti più adatti da eseguire con il “punto Pistoia” sono le figure umane in genere, anche di grandi dimensioni, perché i punti avvolgono i volumi della figura in maniera molto leggere e delicata, come se si trattasse di un segno sottile che tratteggia il chiaro-scuro.
Visita il Museo del Ricamo in via Ripa del Sale n. 3 – Palazzo Rospigliosi – Pistoia