Istituita nel 1726 in seguito alla donazione del cardinale Carlo Agostino Fabroni (1651-1727), fu aperta al pubblico nel 1730. Nel 1810, con la soppressione dell’ordine di S. Filippo Neri la biblioteca passò al Comune di Pistoia e con la Restaurazione divenne proprietà del Capitolo della Cattedrale. Nel 1917 fu acquisita per donazione la libreria dell’avvocato pistoiese Tommaso Gelli (circa 5000 opere), dedicata principalmente alla storia locale. La biblioteca è specializzata in teologia e storia della chiesa.

Il fondo del cardinale Fabroni è composto da 14000 volumi a stampa databili XVI-XVIII secolo, di cui circa 100 rilegati in miscellanea. Le edizioni del XVI sono 1797. Sono presenti 419 manoscritti. Il nucleo originario del Fabroni era di circa 330 unità e si incrementò di 73 codici nel 1869 per il deposito dell’ultima discendente femmina della famiglia Fabroni, Eugenia Fabroni Caselli. Nella raccolta si distingue una sezione di codici medievali e rinascimentali, latini e greci, circa 25 volumi compresi tra le segnature 303 e 327.

La missione della biblioteca è quella di conservare il prezioso patrimonio librario conservato, di stimolare lo studio e la ricerca storica e di far conoscere con eventi, giornate di studio e conferenze anche le splendide sale dell’edificio settecentesco.

Info: www.bibliotecafabroniana.it

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