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Data / Ora
Date(s) - 21/09/2019
17:00

Luogo
Piccolo Teatro Mauro Bolognini

Categorie


INFANZIA E CITTÀ

VII Edizione

Rilegger fiabe…

Infanzia e Città da sempre ospita proposte attinenti l’area del contemporaneo, tra arte figurativa, teatro, danza, e musica; continua così l’idea dell’Associazione Teatrale Pistoiese di offrire proposte di spettacolo nella direzione di un rinnovamento delle leve artistiche, cercando contemporaneamente di avvicinare nuovo pubblico.

Il programma 2019, VII edizione, per la parte spettacolare avrà come tema la Fiaba, riletta da importanti ‘sguardi femminili contemporanei’ con i lavori di Chiara Guidi, Emma Dante e Valeria Raimondi di Babilonia Teatri. In programma anche laboratori, incontri e una mostra.

Infanzia e città” è il progetto speciale curato dall’Associazione Teatrale Pistoiese, nell’ambito della sua attività di Ente di Rilevanza regionale, con Fondazione Caript, in collaborazione con il Comune di Pistoia, la Regione Toscana, il MiBAC e con il sostegno di Unicoop Firenze.

FIABE GIAPPONESI

 

concezione Chiara Guidi

direzione e regia Chiara Guidi e Vito Matera

con Chiara Guidi

e con Francesco Dell’Accio, Francesca Di Serio, Vito Matera

musiche originali di Giuseppe Ielasi, Enrico Malatesta, Natàn Santiago Lazala

luci Giovanni Marocco

set design Vito Matera

costumi Francesca Di Serio

Societas

per bambini dai 7 anni

(durata: 60′)

Sono state scelte tre fiabe dell’antica tradizione giapponese per una rappresentazione che vede i bambini partecipare in prima persona: alcuni sono invitati in scena a eseguire un preciso lavoro, altri, seduti in platea, vengono sollecitati, attraverso le domande della Narratrice, a un dialogo “filosofico” che intercala i racconti. Tra platea e palco tutti i bambini, dunque, sono dentro lo spettacolo e sperimentano in prima persona lo statuto di rappresentazione, proprio come fanno nel gioco, dove, insieme a altri coetanei, esperiscono il “sentire” più profondo della realtà.

Mentre la Narratrice racconta, dietro le pareti diafane della stanza, all’improvviso la luce affiora e si intravedono ombre, figure geometriche di diversi colori che si sovrappongono, come voci vaghe evocate dalle storie. Le immagini appaiono e,con la stessa ineluttabilità, scompaiono, mentre i personaggi delle storie, trasgredendo la regola “Non aprire!” e infrangendo il vincolo del segreto, perdono tutto quello che avevano ricevuto in dono ritrovando la loro condizione iniziale di povertà.

La trama delle fiabe giapponesi non ha il lieto fine, a differenza di quelle classiche della nostra tradizione. Alla fine rimane solo il Vuoto e il protagonista si ritrova sempre là dove la storia era incominciata.

Dunque non succede nulla? Davvero non è avvenuto nulla? Il vuoto e il nulla sono la stessa cosa?

Oppure nel Vuoto e nel Nulla, il Vuoto e il Nulla hanno una forma che li caratterizza? Come si fa a vederla?

Occorre stare fermi e ascoltare mentre i lati della stanza si riempiono di immagini luminose che vibrano e passano. Da dove vengono, dove vanno?

Davvero non ho visto nulla?Oppure ciò che ho visto prima arricchisce ciò che rimane dopo e quindi il dopo è più ricco di prima?

Durante lo spettacolo la Narratrice pone domande ai bambini sul Nulla e sul Vuoto, li interroga per dare voce a quei molteplici livelli di realtà che solitamente una forma comporta e di cui la cultura infantile, vicina all’origine delle cose, sa vedere il fondo “contraddittorio”.

I bambini – che con la forza del gioco sanno scavare il visibile, possono dare risposte a domande che mescolano mondi diversi, con quella naturale tensione a non accontentarsi della realtà. Abbiamo bisogno della cultura infantile – e di sperimentare una verità più profonda –per vedere ciò che non c’è, per aprirci a un mondo e per aprire un mondo

(Chiara Guidi)

Posto unico non numerato: euro 7,00 (adulti); euro 5,00 (bambini)

Prevendita dal 10 settembre: 0573 991609 – 27112

www.teatridipistoia.it

 

 

L’Associazione Teatrale Pistoiese è Centro di Produzione Teatrale riconosciuto dal Ministero dei beni e delle attività culturali per il triennio 2015/2017 e Ente di Rilevanza Regionale per lo spettacolo dal vivo. Con la sua articolata architettura incentrata su ospitalità, produzione, formazione, residenze e progetti interdisciplinari, costituisce un modello di sistema teatrale territoriale.

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