Il Centro di Documentazione di Pistoia (la cui sede è all’interno della Biblioteca San Giorgio di Pistoia) nasce negli anni Sessanta per creare un punto di riferimento per il dibattito e l’analisi di quel periodo storico, dei movimenti e delle nuove realtà che si stavano sviluppando: dal movimento studentesco a quello operaio, dalle lotte del popolo vietnamita e in generale del Terzo Mondo all’esperienza della Cina, da quella dei cattolici che veniva maturando dopo il Concilio Vaticano II ai primi momenti di contestazione delle istituzioni totali (ospedale psichiatrico, carcere ecc.). Oggi continua la sua attività in linea con la sua caratteristica originale: essere uno strumento di servizio nel campo della informazione e della controinformazione, rifiutando di creare preclusioni e steccati ideologici e pratici, nella convinzione dell’utilità dei confronti e delle contaminazioni tra ambiti e culture diverse. È formata quindi dalla raccolta dei materiali che il Centro ha scelto per diffondere la cultura: libri, riviste, giornali, bollettini, manifesti ecc….

Il Centro di Documentazione riceve tutto in cambio della sua attività editoriale iniziata nel 1970 con il «Notiziario» come strumento di divulgazione delle proprie attività e i materiali ritenuti importanti per il dibattito e le lotte in corso. Prosegue con la produzione di altri periodici: «Fogli di Informazione» (dal 1972, diretto da Agostino Pirella e Paolo Tranchina, una presenza critica, di documentazione e di proposte nel campo della psicologia, della psichiatria, della psicoterapia), «Scuola Documenti » (rivista di intervento su posizioni alternative a quelle della sinistra storica e di documentazione sulle esperienze alternative), la rivista di satira politica «Ca Balà, Riprendiamoci la natura, uno dei primi periodici di ecologia militante e di controinformazione, «Lotta di Classe e Integrazione Europea, «Carcere informazione, «Per il Sessant8» (che si occupa di ricerche, memorie, bibliografie, critiche e documentazione su avvenimenti, culture, pratiche alternative ed ideologie attorno al 1968); nel 2001, la riviste di riflessione sul razzismo «Razzismo & Modernità». Realizza anche alcune collane editoriali: «Rompete le righe, quaderni per il rinnovamento di contenuti e metodi nella scuola dell’obbligo, «Idac-Documenti», collegati all’istituto omonimo diretto da Paulo Freire, una collana di testi di satira politica collegata a «Ca Balà»; Collane «Fogli di informazione», «Sentieri naturalistici, «Altrascienza» (con testi sull’agricoltura, su effetto serra piogge acide buco dell’ozono, sui pesticidi, su Cernobyl, su rifiuti e raccolta differenziata, sulla difesa dei fiumi, sugli indicatori biologici, sulla zootecnia).

Produce bibliografie ragionate su vari temi: come ABCDEcologia (guida all’ecologia, alle teorie, alle esperienze concrete, ai movimenti, con aggiornamenti annuali) e il volume Le culture del Sessantotto (sulle riviste della contestazione). Da segnalare i volumi: Per il Sessantotto, studi e ricerche, Le riviste degli anni ’70 in Italia, Scripta volant (volume che illustra il primo lavoro di catalogazione del materiale “grigio” presente nella biblioteca).

Di più recente pubblicazione è la Collana dell’Italia antimoderata che ha visto la realizzazione di volumi su personaggi “scomodi” della cultura italiana: Luciano Bianciardi, Giovanni Pirelli, Raniero Panzieri, Stefano Merli, Guido Quazza, Massimo Gorla e la rivista «Memorie per Domani».
Nell’attuale programma dell’associazione, le attività fondamentali sono: la documentazione e la divulgazione dei materiali elaborati dai movimenti attuali; la ricerca sulla storia dell’immediato passato e l’analisi delle tematiche dibattute da una pluralità di soggetti che rifiutano gli schemi tradizionali della pratica politica; il collegamento con gruppi e collettivi di base, con altri centri di studio e università sia italiani che stranieri; il lavoro editoriale come naturale sbocco delle attività di documentazione, studio, ricerca e collegamento con le diverse realtà di movimento; gestione della biblioteca donata al Comune di Pistoia; lezioni di storia sugli anni Sessanta e Settanta, sui conflitti nel mondo.

Il patrimonio della Biblioteca Centro di Documentazione è stato donato al Comune di Pistoia dall’Associazione culturale Centro di Documentazione di Pistoia che lo ha raccolto nel corso della sua attività di studi e ricerche. È costituito da 4.000 periodici di cui 400 correnti; 34.000 opuscoli e volantini, 28.000 volumi, 1.450 manifesti.

I soggetti dei settori più caratterizzanti il fondo sono: Alimentazione, Agricoltura, Agriturismo, Ambiente e didattica, Ambiente, Anarchia, Aree protette, Arte, Carcere, Chiese e movimenti religiosi, Condizione giovanile, Ecologia, Educazione, Energie rinnovabili, Etichette musicali indipendenti, Femminismo, Handicap, Lavoro, Letteratura e poesia, Medicina, Migrazioni, Minoranze etniche, Movimenti di base, Movimenti politici anni ’60 e ’70, Nuova sinistra, Omosessualità, Pace e guerra, Problemi internazionali, Psichiatria e disagio psichico, Salute, Scuola, Sessualità, Sindacato, Situazioni Internazionali, Stati modificati di coscienza, Storia dell’Italia del ‘900, Volontariato.

Il Centro si trova all’interno della Biblioteca San Giorgio di Pistoia in via Pertini snc.

Fa parte della REDOP – Rete Documentaria della provincia di Pistoia

Info: www.centrodocpistoia.it/

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