VERSO BOLOGNA: SAMBUCA E LE VALLI DELLE LIMENTRE – LA STORIA

Limentra orientale o di Treppio, Limentrella, Limentra occidentale o della Sambuca sono i nomi che individuano tre differenti corsi d’acqua le cui sorgenti si trovano a poca distanza l’una dall’altra, presso il monastero medievale della Fontana Taona e che formano un’alta valle situata al di là dello spartiacque appenninico nel versante padano, ma storicamente controllata da Pistoia.

Antico possesso vescovile pistoiese, di grande importanza strategica per le funzioni di controllo che svolgeva lungo una delle principali direttrici nord-sud, il castello della Sambuca probabilmente sin dai tempi delle guerre tra bizantini e longobardi era finito nella sfera di influenza pistoiese, alla quale fu definitivamente assegnato dopo la pace di Viterbo del 1219, stipulata tra Pistoia e Bologna grazie alla mediazione del cardinale Ugo, vescovo di Ostia e Velletri.

Il baluardo vescovile sorvegliava allo stesso tempo il confine con la città felsinea e l’importante arteria di comunicazione con la valle padana, uno dei diverticoli della Via Francigena. Nel corso del secolo XIII, approfittando del precario equilibrio tra gli abitanti della Sambuca e il loro Signore, il Comune di Pistoia poté rafforzare il suo controllo sul castello, assicurando al Vescovo di Pistoia la protezione armata indispensabile per la difesa di possedimenti così periferici e strategicamente determinanti.

 

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