Il Museo Civico d’arte antica è la prima e maggiore istituzione museale cittadina, di origine tardo ottocentesca, aperta al pubblico dal 1922 nel Palazzo Comunale, il trecentesco Palazzo degli Anziani, di cui occupa gli spazi di maggior prestigio.
L’intera storia artistica di Pistoia dal XIII al XX secolo vi è rappresentata attraverso oltre 300 opere fra dipinti, sculture e oggetti di arte applicata (oreficerie, vetri, ceramiche), fortemente connesse al tessuto storico, religioso, architettonico e urbanistico da cui provengono, circostanza dalla quale consegue il carattere territoriale della raccolta.
La disposizione è cronologica e per raggruppamenti di scuola (fiorentina, pistoiese). Fa eccezione la collezione Puccini all’ultimo piano, la cui presentazione separata dal resto riflette l’appartenenza ad un nucleo originario unitario, pervenuto al museo nel 1914.
Le prestigiose opere esposte, soprattutto di pittura fiorentina e pistoiese, documentano le vicende culturali della città nel suo alterno rapporto di dipendenza politica e di autonomia da Firenze, eventi che dettero luogo nel tempo ad originali formulazioni stilistiche dell’arte locale. La scuola trecentesca, con un consistente nucleo di fondi oro, e la corrente pittorica della prima metà del Cinquecento, con una nutrita serie di pale d’altare con il tema della ‘Sacra Conversazione’, costituiscono i principali motivi di interesse del museo. Al terzo e ultimo piano del palazzo, sono ben rappresentate anche la pittura del Sei e Settecento fiorentino e quella ottocentesca di soggetto storico e di gusto romantico, ispirata alle ideologie liberali del committente, Niccolò Puccini.
Il percorso si conclude nel mezzanino, dove è collocata la sezione novecentesca del museo, ivi compreso il Centro di Documentazione Giovanni Michelucci (Pistoia 1891 – Firenze 1990).