L’ITINERARIO DEI FUNGHI
Il progetto nasce come espressione sul territorio di un nuovo movimento ecoturistico in provincia di Pistoia, è coordinato dall’Associazione Micologica e Naturalistica Agaricwatching con il patrocinio e il contributo della Provincia di Pistoia. Il progetto è rivolto agli appassionati di micologia, ai naturalisti e a tutti i turisti stimolati a una migliore e particolareggiata conoscenza del territorio.
L’obiettivo principale è quello di sviluppare una partecipazione attiva per la tutela e la valorizzazione degli habitat micologici, elevando il ruolo dei funghi a preziosi bioindicatori e come valore aggiunto per la biodiversità, andando finalmente oltre il semplice aspetto gastronomico.
È prevista la realizzazione di una rete di percorsi ecoturistici dislocati nelle aree con maggiore diversità micologica. I percorsi si suddividono in diverse tappe tra una località e l’altra, sono raggiungibili in auto e rappresentano un punto di partenza per itinerari da percorrere a piedi, denominati convenzionalmente Itinerari Micologici Agaricwatching. Lungo i percorsi è prevista tutta una rete di attività micologiche, finalizzata soprattutto all’aspetto divulgativo, come ad esempio l’organizzazione di mostre, esposizioni fotografiche, conferenze e corsi.
Altro punto determinante del progetto è la valorizzazione delle risorse locali, attraverso il coinvolgimento delle molteplici strutture ricettive presenti in prossimità degli itinerari; alberghi, ristoranti, locali con prodotti tipici, presentano le loro peculiarità, spesso legate alla gastronomia dei funghi, ma non solo, divenendo parte integrante della filiera ecoturistica.
Tra i principali appuntamenti che ogni anno si svolgono sul territorio pistoiese e che sono oramai divenuti vere e proprie classiche citiamo la Rassegna Micologica della montagna pistoiese, a Cutigliano, e la mostra micologica organizzata in collaborazione con l’Orto Botanico Forestale dell’Abetone presso l’Ecomuseo di Fontana Vaccaia.

ESCURSIONI AGARICWATCHING: UNA NUOVA DISCIPLINA ECOTURISTICA DALLA PARTE DEI FUNGHI
I funghi e i relativi ambienti di crescita devono essere apprezzati in ogni loro aspetto, non soltanto a scopo alimentare. L’Agaricwatching si propone come una nuova disciplina culturale ed ecologica, derivata dalla naturale evoluzione di un turismo sostenibile sui funghi che trae ispirazione dalle moderne pratiche del Birdwatching e del Nordic-Walking.
Cercare e fotografare i funghi nei loro habitat è il modo migliore per apprezzarli e permette a ognuno di noi di imprigionare quelle energie vitali che solo il contatto diretto con la natura può regalarci. Andar per funghi e praticare Agaricwatching è un momento magico che ci permette di accedere intimamente alle meravigliose foreste dell’Appennino, ambienti naturali di valore assoluto sia sotto il profilo paesaggistico che scientifico e culturale.
Gli ambienti montani sono molto differenziati tra loro a causa di fattori ecologici come l’altitudine, l’esposizione, la quantità di precipitazioni, la conformazione geologica ecc. Possiamo facilmente distinguere tipologie ambientali con le praterie altimontane, spesso con vaste estensioni di mirtilli; zone umide come le torbiere, ricche di muschi e sfagni; le imponenti abetine di abete bianco; le peccete ad abete rosso; le estese faggete, che dominano il paesaggio dai 1.000 ai 1.700 m; sostituite più a valle dai castagneti, dalle pinete con pino nero e con pino marittimo; fino alle cerrete e alle  sporadiche leccete rupicole. Lungo corsi d’acqua, fossati e al margine del bosco si intersecano boschetti di ontano e noccioleti.
Gli ambienti planiziali, oramai ridotti a vere e proprie isolette naturalistiche sempre più minacciate dall’invasività distruttiva umana, sono un’ulteriore tesoro tutto da scoprire e fotografare, con una flora micologica del tutto particolare e specializzata; qui si possono trovare piccole nicchie di macchia mediterranea, oramai quasi del tutto scomparsa dal territorio pistoiese.
Tutto questo disegno micologico non è che un mosaico naturale perfetto dove ritrovare l’essenza della vita praticando Agaricwatching!

PRATICARE AGARICWATCHING
Praticare Agaricwatching e diventare “Agaricwatcher” non è altro che valorizzare le proprie passeggiate attraverso una scrupolosa e minuziosa osservazione dei dettagli sui funghi e sui rispettivi habitat, creando dei veri e propri reportage.
Un buon Agaricwatcher finalizza le proprie escursioni sui principi fondamentali che consentono una perfetta sinergia tra l’uomo e la natura, attraverso semplici e metodologiche azioni:
– una scrupolosa osservazione degli habitat, individuando la componente vegetazionale arborea, arbustiva e la flora in generale.
– Individuando e segnalando a esperti le popolazioni fungine osservate lungo il percorso.
– Individuando e segnalando a esperti l’eventuale osservazione di specie rare o minacciate, consultando pubblicazioni di riferimento.
– Fotografando e/o realizzando filmati ai funghi, alle popolazioni e agli habitat, come documento per futuri riscontri e studi.
– Individuando e segnalando nuovi percorsi idonei dove praticare Agaricwatching.
– Realizzando archivi personalizzati che documentino le proprie ricerche nel tempo.
E… soprattutto: godere di quanto offerto dalla natura e preservarne i valori lasciandoli in eredità alle future generazioni.
Piccoli consigli: risulterà molto utile indossare un abbigliamento idoneo con scarponi o calzature adeguate, portare uno zainetto per l’attrezzatura fotografica, un quaderno per gli appunti e, possibilmente, un gps; ricordandosi sempre una buona scorta di acqua e qualcosa da mangiare nel caso sia un percorso lungo o difficoltoso.
Tutto ciò informandosi e rispettando le norme legislative vigenti, spesso diversificate tra un’area e l’altra, soprattutto per chi raccoglie le specie  commestibili.
Evitare la raccolta di specie rare inserite nelle varie Red-list di tutela, salvo per specifiche ricerche scientifiche, limitandosi alla soddisfazione della scoperta di una rarità e magari immortalandola con una bella immagine da condividere.

ITINERARI AGARICWATCHING
Il territorio pistoiese offre innumerevoli spunti dove disegnare percorsi ideali all’agaricwatching, dalle foreste appenniniche alle colline del Montalbano, fino ai boschi planiziali; ne abbiamo selezionati una dozzina tra i più caratteristici, scelti tra i tanti plausibili per la tipologia  vegetazionale, la micodiversità e il valore paesaggistico oltre quello naturalistico.
Ogni itinerario comprende informazioni sul territorio e le varie località che attraversa, con le indicazioni sul percorso stradale da seguire per arrivare al punto di partenza, sul livello di difficoltà del percorso da effettuare a piedi, che può essere distinto in vari livelli:
– facile, se percorribile da tutti senza particolari problemi;
– basso, se occorre un minimo di preparazione fisica;
– medio, se il percorso richiede una buona condizione fisica e una certa abitudine a compiere lunghi dislivelli;
– impegnativo, quando l’itinerario è particolarmente lungo e con importanti dislivelli, necessitando quindi di una preparazione fisica appropriata e di una buona esperienza.
Le indicazioni del dislivello complessivo (ascesa e discesa) e del tempo di percorrenza totale (inteso senza soste) sono riportate con una certa approssimazione e soggettività, poiché non sempre ci si riferisce ad un sentiero ben definito. Ogni itinerario è strutturato con una sintesi descrittiva dedicata alle considerazioni geomorfologiche, vegetazionali, paesaggistiche e ambientali. Sono inoltre indicati i periodi migliori per effettuare le  escursioni.
Il portfolio agaricwatching comprende invece una piccola lista delle specie fungine rintracciabili e fotografabili seguendo il percorso. La lista tiene conto solo di alcune delle specie più frequenti e caratteristiche (contrassegnate dal simbolo “C”: specie comune, o “PC”: poco comune), compresi anche esempi di specie di elevato interesse conservazionistico che amplificano il valore ambientake dell’itinerario (simbolo “R”: specie rara; “RR”:  specie molto rara, “RL”: specie inserita in Red-list).
Queste specie rappresentano soltanto una piccola percentuale dell’effettiva componente micologica presente che, per ovvi motivi di spazio, non poteva essere riportata interamente. Basti pensare che, mediamente, sono state riscontrate oltre 500 specie per ogni area proposta!

Itinerari Micologici:
LARCIANO CASTELLO
CECINA – PASSO DEI PAPI
COLLE DI MONSUMMANO ALTO
LA MAGIA – SANTONUOVO
PASSO DELLA COLLINA
GHIACCIAIE DEL RENO
MACCHIA ANTONINI
FORESTA DEL TESO – MARESCA
FORESTA DEL MELO – DOGANACCIA
ECOMUSEO-ORTO BOTANICO ABETONE
VALLE DEL SESTAIONE – LAGO NERO
VALLE DELLE POZZE – VAL DI LUCE

 

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