Il culto di San Jacopo viene ufficializzato a Pistoia nel XII secolo quando, grazie alla mediazione del vescovo Atto, giunge da Santiago di Compostela la preziosa reliquia jacopea che da quel momento convoglia anche su Pistoia il flusso dei pellegrini. Le testimonianze del pellegrinaggio e del culto del Santo, divenuto il patrono della città, caratterizzano i più importanti monumenti di Pistoia, a cominciare dalla splendida cornice di edifici di Piazza del Duomo dove ancora oggi, secondo una tradizione plurisecolare, hanno luogo i festeggiamenti, la sfilata storica e la giostra dell’orso. Il 25 Luglio, in occasione della festa del santo, la sua statua, posta in alto sulla facciata della cattedrale, viene vestita di un manto rosso. La tradizione popolare vuole infatti che anche nel pieno dell’estate S. Jacopo fosse solito indossare un pesante mantello invernale perché aveva promesso ai creditori che, solo quando avesse fatto davvero caldo, avrebbe restituito loro i soldi ricevuti per aiutare i poveri.

Il culto del santo ha influenzato molte opere d’arte locale. Tra queste è da ricordare l’imponente altare argenteo a lui dedicato conservato nella cattedrale al quale, lungo il corso di più secoli, lavorarono le più celebri maestranze orafe tra le quali si annovera anche Filippo Brunelleschi.  La struttura è il risultato di assemblaggi e modificazioni, mentre la tecnica orafa è prevalentemente quella dello sbalzo della lamina d’argento, ma vi sono anche parti fuse  a tutto tondo, smalti traslucidi nei medaglioni decorativi e pietre preziose.  Nel Museo della Cattedrale si conservano invece i prestigiosi arredi liturgici del Tesoro dell’Opera di S.Jacopo, primo fra tutti il Reliquiario del santo realizzato dalla bottega di Lorenzo Ghiberti nel 1407.

 

 

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