Anche se la dedicazione al santo è attestata da un atto di donazione del 923, è ancora dubbio se la prima cattedrale pistoiese sorgesse nel luogo attuale. L’edificio odierno è frutto comunque di numerose rielaborazioni e modifiche che si sono susseguite fino al XVII secolo e non può essere fatto risalire anteriormente all’XI secolo. L’esterno della Cattedrale è caratterizzato dalla bicromia di ambito pisano-lucchese e presenta, nella parte inferiore, un sistema di arcate a tutto sesto spartite da semicolonne, in parte occultate dal portico realizzato tra il 1379 e il 1449, ornato nell’arcata centrale con preziose terracotte smaltate di Andrea della Robbia. La parte superiore è caratterizzata da due ordini di loggette sovrapposte; il fianco sinistro presenta evidenti analogie cromatiche e architettoniche con la vicina chiesa di San Giovanni Fuorcivitas. Sempre sulla sinistra si staglia la Torre Campanaria (67 mt. di altezza), innalzata per due piani a bifore nel XII secolo, per tre piani a loggiato nel Quattrocento e conclusa nel 1576. L’attuale orologio è invece del 1905. L’interno della cattedrale, a tre navate, è scandito da colonne. Nella navata di destra abbiamo il monumento tombale in stile gotico del poeta e letterato trecentesco Cino da Pistoia, opera attribuita a Giovanni di Agostino e al figlio, eseguita nel 1337. Superata la cappella del Giudizio, così chiamata per gli affreschi quattrocenteschi del Giudizio Universale, si arriva alla cappella che ospita l’Altare di San Jacopo (si veda descrizione più specifica sull’articolo Il Culto di San Jacopo) . In fondo alla navata centrale il Crocifisso su tavola dei fiorentini Coppo di Marcovaldo e Salerno di Coppo (1275). Nel presbiterio seicentesco, un candelabro bronzeo di Maso di Bartolomeo (1442) e , sul fondo, le statue di San Jacopo e San Zeno di scuola del Giambologna. Nella Cappella a sinistra dell’altare maggiore la celebre tavola della Madonna in trono con Bambino e i Santi Giovanni Battista e Donato, commissionata alla Bottega del Verrocchio dal Vescovo Donato de’ Medici nell’ultimo quarto del Quattrocento, così come il monumento funebre del Cardinale Forteguerri, che si trova nella navata sinistra.
testo parzialmente tratto da”Pistoia e provincia, storia, arte, luoghi del benessere e paesaggi, Touring Club Italiano, 2009