Lasciata l’automobile poco prima di arrivare nella piazzetta di Orsigna (piccolo parcheggio), si percorre un tratto asfaltato fino alla chiesa per poi scendere al molino di Berto. Dopo aver riempito la borraccia alla fonte del molino che si trova sotto il ponte, si prosegue su strada asfaltata con una breve salita fino a quota 815 m. e si prende a destra la vecchia
mulattiera (sentiero CAI n. 5) che passa davanti ad una verginina.

La mulattiera sale rapidamente disegnando una serie di curve strette nel fitto bosco di castagno. Lungo il percorso, nonostante la mulattiera sia in cattivo stato di conservazione, è ancora possibile vedere tratti selciati, gli scoli in pietra per le acque piovane e i muretti a secco che delimitavano la strada. Dopo una ventina di minuti si giunge a Case Moretto (991 m).

Nel piazzale, nei pressi della fontana, si stacca a sinistra la mulattiera che prosegue salendo verso Case Aldria (1000 m.). Si oltrepassano le poche case e si continua a salire lungo la mulattiera che si inerpica tra le radici fitte e nodose dei faggi.Ancora pochi minuti e si incrocia la strada sterrata che sale a Case Paoluccio. Si prende il sentiero che piega a sinistra e in piano si raggiunge una piccola radura chiamata “Piandell’Osteria”, dove si trova una costruzione in pietra. Abbandonata la radura si prosegue sempre nella stessa direzione, si oltrepassa un fosso e si risale tra muretti in pietra e lastre di rocce argillose infisse nel terreno fino a raggiungere la fonte della Gabelletta.

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